Eliome il Disegnatore di Nuvole

(2 recensioni dei clienti)

15,00

Renato De Rosa

ISBN: 9791280465986

  • ANNO: 2022
  • PAGINE: 104
  • FORMATO: SOFT COVER

C’è chi ha la testa fra le nuvole e chi, come Eliome, le disegna. Quanto speciale sia questo suo talento, lo scoprirà solo alla fine di un’avventura che lo vedrà protagonista insieme ai suoi quattro amici: Anita, Roby, Ciccio e Matilde.
Un saggio e folle nonno, un papà sempre presente, ma nei modi più strani, accompagneranno i ragazzi in un viaggio ricco di insidie e colpi di scena, in un intreccio tra fantasia e realtà, magia e scienza, che li porterà a svelare un segreto talmente sconvolgente che… chissà se lo ricorderanno!

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Descrizione

 

2 recensioni per Eliome il Disegnatore di Nuvole

  1. Anonimo

    I libri che preferisco sono quelli con gli spazi bianchi tra le righe, in cui il lettore può “infilarsi” e viaggiare con l’autore nella storia, magari andando in posti diversi. In fondo, il viaggio esistenziale di ognuno è personale ma si arricchisce tanto più quanto più la compagnia con cui lo si compie è grande: i paradossi della vita!
    Eliome è un viaggio straordinario in cui il lettore bambino (ma pure quello adulto, eh!) parte e viene condotto con mano a diverse tappe di consapevolezza personale.
    I sogni, innanzitutto. I ragazzi sognano, tanto, e i loro sogni sono di qualità. Non si accontentano di arrivare soddisfatti alla fine della giornata (e già sarebbe una gran cosa) ma sanno guardare oltre il proprio naso, come fa fisicamente Eliome, e puntare in alto dando consistenza materiale alle nuvole, che sembrano così lontane e insignificanti ai più o – nella migliore delle ipotesi – indecifrabili. Eliome parte da sé, dalla macchia che ha sul naso, da ciò che lo contraddistingue e a quello fa riferimento per volare alto.
    Poi c’è la paura, il “Nero della notte”: chi non ne ha uno che vorrebbe “spegnere tutto e prendersi tutto”? Eliome ci racconta quello che già sappiamo: ci vuole una gran fatica a mandarlo via e non sempre ci si riesce ma, nel frattempo, si lavora per gestirlo e imparare a conviverci, magari riuscendo anche a tirarci fuori qualcosa di buono come un trampolino di lancio. E ci riesce in tanti modi, che nel libro emergono attraverso le molteplici metafore snocciolate nella storia: la fantasia – certo – il coraggio, la determinazione e gli amici, rocce indistruttibili. La soluzione più evidente, tuttavia, è il gioco delle filastrocche: le parole sono potenti, danno forma e sostanza ai nostri pensieri che, quando sono nella testa, hanno bisogno ancora di essere messi in fila e incasellati ciascuno nel posto giusto; è la parola che compie questa magia. I ragazzi hanno bisogno di parole, di imparane sempre nuove per sostanziare il loro pensiero e renderlo duttile e articolato; hanno bisogno anche di imparare a usarle, così da riempire di significati visibili e concreti il mondo che hanno dentro per poterlo raccontare. “Con le sue parole toccò il cuore di Eliome con la sua consueta tenerezza: (…) una carezza costante tra i suoi tumulti”: tale è il potere delle parole.
    E a proposito di parole: i libri per ragazzi di qualità non banalizzano mai non solo i contenuti ma anche la forma per veicolarli. Renato De Rosa gioca talmente tanto con le parole da offrire infinite opportunità che possono diventare anche spunti di lavoro: le metafore (come già detto), le onomatopee, la scrittura poetica, una sorta di metasintassi, come l’uso della punteggiatura nei racconti di Romeo, persino la dedica, magari molto esplicita per chi conosce l’autore, ma con enormi spazi bianchi che il lettore è chiamato a percorrere: quali sono le matite che permettono alla mia vita di essere scritta e raccontata? Qual è stella che orienta il mio cammino, lontana, certo, ma – proprio per questo – sempre ben visibile in cielo? Quali nuvole sono in grado di disegnare, forme di per sé indistinte a cui io solo riesco a dare un significato concreto?
    Insomma, una prospettiva che invita il lettore a diventare grande. È quello che fa Eliome e il bello è che questo viaggio viene compiuto a partire da un’àncora solida come quella dei ricordi. Siamo tutti d’accordo sul fatto che i ragazzi non siano vasi da riempire con le esperienze degli adulti e che Socrate ci aveva visto lungo con la sua maieutica: il maestro è colui che ti insegna a cercare le risposte dentro di te. Ma prima vanno poste le domande. Per tirare fuori da ognuno il buono che si porta dentro c’è bisogno di costruirlo e stratificarlo e lo si fa solo esperendolo a partire dalle certezze a disposizione; i ricordi sono quella base a partire dalla quale costruire il sé, in cui anche i mobili e le suppellettili della propria stanza – come quelli di Eliome – raccontano e concretizzano le pieghe della propria persona. Ci si mette in cammino con una meta precisa, con una strada più meno chiara da percorrere ma non si può prescindere da dove si parte.
    Leo Lionni, maestro indiscusso della letteratura per l’infanzia, scriveva: “Mi trovai così a scavare sempre più a fondo nei ricordi d’infanzia, e imparai a distinguere, dentro me stesso, ciò che era peculiare ai mei sentimenti e alla mia esperienza da ciò che era universale per i bambini, ovunque essi vivessero”. Non so dire se Renato abbia messo lo stesso grado di consapevolezza nella scrittura di questa storia, ma direi che il risultato è lo stesso.

  2. Professoressa Annalisa De Roberto

    Renato De Rosa guida Eliome, ma anche il lettore, in questa avventura attraverso un uso consapevole e mirato delle parole e degli spazi bianchi che incuriosiscono ed aiutano ad andare in fondo alla storia per scoprire cosa accadrà. Un viaggio di crescita che ognuno di noi affronta nella propria vita e che diventa più semplice quando si hanno delle certezze, dei punti di riferimento da cui partire.

    Eliome li trova nei suoi ricordi dai quali costruisce i suoi sogni e si mette in cammino per realizzarli. Eliome è un libro dalla scrittura scorrevole, chiara e coinvolgente. Le illustrazioni rendono perfettamente ciò che le parole ci fanno immaginare.

    Colpisce subito il protagonista, Eliome, per il suo modo un po’ strano ma allo stesso tempo simpatico e pieno di creatività nell’affrontare la realtà con le sue filastrocche e i disegni di nuvole.
    Chi, da bambino, non ha mai provato a fissare le nuvole ed indovinarne la forma riconoscendo un animale o un oggetto? Eliome invece le nuvole le disegna e lo fa per superare una delle sue paure più grandi: il buio, che non è solo il buio della notte ma è anche il buio che può nascere dalla perdita di una persona cara. Così riuscirà a vincere il buio disegnando una nuvola bianca che rappresenta il suo papà , ‘papà bianco’, che ha perso troppo presto ma che resterà sempre al suo fianco illuminando il suo cammino. È da qui e dal quel ciondolo che il papà gli ha lasciato ‘prima di trasferirsi sulla sua nuvola’, che inizierà la sua avventura, incontrerà personaggi un po’ strani come Romeo, il nonno del paese.
    È un libro che insegna a credere in sè stessi e ad affrontare le paure non senza l’aiuto dei propri cari, sui quali si può sempre contare anche se non ci sono più, è quello degli amici, fondamentali per scoprire e svelare il mistero di questa storia avvincente.

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